Benigni, Dante, la cultura, la tv

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padrepedro
00venerdì 30 novembre 2007 16:54
Considerando che negli ultimi anni tv e cultura viaggiavano parallele nel senso che non si incontravano mai, direi che la trovata di proporre Dante in prima serata letto da Benigni è stata geniale.
Frutto del caso, frutto dell'auditel, frutto di qualsiasi cosa, però almeno s'è respirato aria nuova e pulita.
Certo il robertino non è più il maledetto toscano di una volta, sembra anzi che gli sia apparsa la madonna sul davanzale di casa, però è sempre una persona 7 spanne superiore alla media.
Carico di cultura popolare, sempre con un occhio alle sue origini contadine che gli permettono di essere un tutt'uno con la gente.

Di questo abbiamo bisogno, di una tv vera e vicina alla gente, che sia cultura e intrattenimento senza che debba essere per forza banale.

Alla fine Dante può piacere o no, Benigni può piacere o no, ma è il concetto di tv sana che conta.
Salud
00venerdì 30 novembre 2007 18:19
Re:
padrepedro, 30/11/2007 16.54:

Di questo abbiamo bisogno, di una tv vera e vicina alla gente, che sia cultura e intrattenimento senza che debba essere per forza banale.
.



Parole sante, padrepedro! Ieri sera durante la lettura del V canto mi sono emozionato, un pò per i sentimenti evocati da Dante, un pò per i ricordi meravigliosi dei tempi in cui a scuola lo leggevamo (e non lo sopportavamo [SM=g27827] ).

Questo dovrebbero cercare di fare in tv: emozionarci.


Davide Spirineo
00venerdì 30 novembre 2007 21:01
Ho sentito che e' stato interessante questa puntata di rai uno di Benigni, pero' il mio intuito e' andato per rai tre [SM=g27811]
charlie hillspenc
00sabato 1 dicembre 2007 12:17
E' un fenomeno Roberto [SM=x237108] [SM=x237108]
trapped
00sabato 1 dicembre 2007 18:01
Re:
padrepedro, 30/11/2007 16.54:

Considerando che negli ultimi anni tv e cultura viaggiavano parallele nel senso che non si incontravano mai, direi che la trovata di proporre Dante in prima serata letto da Benigni è stata geniale.
Frutto del caso, frutto dell'auditel, frutto di qualsiasi cosa, però almeno s'è respirato aria nuova e pulita.
Certo il robertino non è più il maledetto toscano di una volta, sembra anzi che gli sia apparsa la madonna sul davanzale di casa, però è sempre una persona 7 spanne superiore alla media.
Carico di cultura popolare, sempre con un occhio alle sue origini contadine che gli permettono di essere un tutt'uno con la gente.

Di questo abbiamo bisogno, di una tv vera e vicina alla gente, che sia cultura e intrattenimento senza che debba essere per forza banale.

Alla fine Dante può piacere o no, Benigni può piacere o no, ma è il concetto di tv sana che conta.

Quoto... senza modificare una virgola di quel che hai scritto [SM=g27823] .
Ma$on
00lunedì 3 dicembre 2007 10:34
Re:
padrepedro, 30/11/2007 16.54:

Considerando che negli ultimi anni tv e cultura viaggiavano parallele nel senso che non si incontravano mai, direi che la trovata di proporre Dante in prima serata letto da Benigni è stata geniale.
Frutto del caso, frutto dell'auditel, frutto di qualsiasi cosa, però almeno s'è respirato aria nuova e pulita.
Certo il robertino non è più il maledetto toscano di una volta, sembra anzi che gli sia apparsa la madonna sul davanzale di casa, però è sempre una persona 7 spanne superiore alla media.
Carico di cultura popolare, sempre con un occhio alle sue origini contadine che gli permettono di essere un tutt'uno con la gente.

Di questo abbiamo bisogno, di una tv vera e vicina alla gente, che sia cultura e intrattenimento senza che debba essere per forza banale.

Alla fine Dante può piacere o no, Benigni può piacere o no, ma è il concetto di tv sana che conta.




Amen padre
yaZevedo
00lunedì 3 dicembre 2007 13:01
Re:
padrepedro, 30/11/2007 16.54:


Certo il robertino non è più il maledetto toscano di una volta, sembra anzi che gli sia apparsa la madonna sul davanzale di casa, però è sempre una persona 7 spanne superiore alla media.




Non si può spiegare la Divina Commedia a prescindere dalle motivazioni religiose che hanno portato Dante a scrivere una cosa e non un'altra, ad usare certi termini, piuttosto che altri ecc...
E comunque mi sembra sia rimasto a livello assolutamente laico, senza esagerazioni nè altro. forse l'unica cosa è stata la spiegazione della parabola della donna... ma per il resto, tutto ciò che ha spiegato era funzionaleunicamente alla spiegazione dell'Opera.
padrepedro
00lunedì 3 dicembre 2007 17:28
Re: Re:
yaZevedo, 03/12/2007 13.01:




Non si può spiegare la Divina Commedia a prescindere dalle motivazioni religiose che hanno portato Dante a scrivere una cosa e non un'altra, ad usare certi termini, piuttosto che altri ecc...
E comunque mi sembra sia rimasto a livello assolutamente laico, senza esagerazioni nè altro. forse l'unica cosa è stata la spiegazione della parabola della donna... ma per il resto, tutto ciò che ha spiegato era funzionaleunicamente alla spiegazione dell'Opera.



eheheh capisco che vuoi dire.
il suo livello che te consideri laico io lo considero già molto religioso, abbiamo 2 canoni diversi.
la madonna a roberto è apparsa, sono sicuro, perchè prima, cioè ai tempi di berlinguer ti voglio bene per esempio, robertino era parecchio anticlericale.

io però penso che la divina commedia vada letta in chiave politico religiosa (dante aveva già capito tutto 700 anni fa) non soltanto religiosa.

bonifacio VIII all'inferno ha un significato ben preciso...


MaxFrames
00lunedì 3 dicembre 2007 18:39
Secondo voi quanti avrebbero seguito in prima serata Dante letto da Pinco Pallino?
Bene usare personaggi di estrema popolarita' per spingere una TV meno idiota in prime time, ma poi si dovrebbe proseguire proponendo gradualmente contenuti decenti anche a prescindere dai grandi nomi.
Per dire; vorrei stringere personalmente la mano a Marco Paolini; ma adesso sotto con i nuovi/altri Paolini che - sono sicuro - sono la' fuori.
Ch@rlie Spencer
00lunedì 21 marzo 2011 10:09
Re:
padrepedro, 30/11/2007 16.54:


Certo il robertino non è più il maledetto toscano di una volta, sembra anzi che gli sia apparsa la madonna sul davanzale di casa, però è sempre una persona 7 spanne superiore alla media.


Il grande Roberto Benigni è un attore divertente e troppo forte, specie perchè a me il dialetto toscano mi fa morir di ridere, lo adoro nei suoi vecchi film quando davvero sapeva far ridere, ora è diventato un personaggio troppo politizzato e di parte e sotto certi aspetti si è reso odioso e antipatico.
Io vado matto per Johnny Stecchino e per il Mostro, vi ripropongo alcune scene che trovo divertenti. [SM=x237117]





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