L’abbiocco di Davide vale 100 mila euro.
Sogni d'oro. Quelli del piccolo Davide Sacchet, lo sono per davvero. Davide è un bambino di 7 anni, abita a Longarone con la famiglia e va scuola. Insomma, un bimbo come tanti. Eppure, da mercoledì scorso, 5 milioni e mezzo di persone lo conoscono perfettamente. Sì, perché il piccolo è finito in televisione. In uno dei programmi più seguiti: Paperissima. Lo show di Canale 5 condotto da Gerry Scotti e Michelle Hunzicker è stato impreziosito dall'irresistibile e involontaria performance del piccolo di Longarone.
Il motivo è spiegato dal padre Mauro: «Tre anni fa, all'asilo "Angelina Lauro", mio figlio stava dando vita alla recita di fine anno con i suoi compagni. Io ero in platea e lo riprendevo con la videocamera. Mi sono accorto subito che Davide manifestava segni di stanchezza. Quel giorno non aveva riposato, era distrutto e faceva un gran caldo. E a un certo punto, si è addormentato. Durante la recita, ha chiuso gli occhi. Non ce l'ha più fatta ed è letteralmente crollato».
Cinque, sei minuti di sana dormita, mentre lo spettacolino proseguiva: «È una scena davvero curiosa, ma dopo aver ironizzato sulle immagini e averle mostrate a tutti i parenti, ho lasciato la video in un cassetto per quasi tre anni». Poi, l'avvento delle nuove tecnologie, ha fatto scattare una molla in papà Mauro: «Ho copiato tutto su dvd e inviato il filmato a Paperissima. Me lo avevano consigliato in molti, ma non avrei mai immaginato che potesse finire così». Così come? Con un premio di 100 mila euro.
Sì, perché il video di Davide è davvero irresistibile. E la giuria dello show Mediaset, in preda all'ilarità più assoluta, non ha avuto dubbi: «Ci hanno contattati in novembre, invitandoci nei loro studi di Milano. Abbiamo rivisto il video con il montaggio arricchito dal commento della Hunzicker: devo ammetterlo, era ancora più comico. Ma voglio precisare che non l'abbiamo fatto per i soldi: tutto è nato come un gioco, uno scherzo. Davide? Si osserva in tivù, ma ancora non realizza quel che è successo».
Fonte:
Il Gazzettino di Belluno