Vi metto l'intervista a Guido De Angelis così come mi è arrivata per e-mail, pare che Guido abbia fatto un nuovo album con la raccolta delle più belle canzoni fatte in 35 anni da Sandokan a Elisa Di Rivombrosa, il tutto devoluto in beneficienza alla fondazione Rita levi Montalcini, credo ne valga la pena, non so ne quando e ne dove verrà pubblicata la raccolta con le più belle canzoni degli Oliver Onions, se qualcuno ne sa di più me lo faccia sapere. Troverete inoltre il link con la videointervista quì sotto.
Guido De Angelis, tutti i brani della mia vita.
Dagli Oliver Onions a famoso produttore cinetelevisivo. Ecco
la storia in musica di un uomo perbene. Videointervista
Guarda: la videointervista interattiva a Guido De Angelis
www.kataweb.it/multimedia/media/469401
di Katia Riccardi.
Negli anni Settanta, insieme al fratello Maurizio, Guido De
Angelis faceva parte degli Oliver Onions. Erano firmati da
loro alcuni brani che hanno caratterizzato almeno un paio di
generazioni. "Più crudele è la guerra e l'uomo sa
cos'è la guerra" cantavano in Sandokan, e poi la sigla di Spazio 1999, quella di Orzowei, le colonne sonore dei film di Bud Spencer & Terence Hill come Continuavano a chiamarlo Trinità
e Anche gli angeli mangiano Fagioli. E ancora Dune Buggy,
Fantasy, Springtime in Rome. Circondati da luci disco stile
Tony Manero, gli Oliver Onions erano famosi per i loro
falsetti, celebri per l'energia, per i sorrisi, la
semplicità e l'ottimismo di anni ancora politicizzati e
già pronti a lasciare il passo ai più patinati anni Ottanta.
Nel tempo Guido De Angelis ha lasciato che la musica
caratterizzasse il suo mondo privato per dedicarsi alla
produzione cinematografica e televisiva. Come un Forrest
Gump del nostro mondo, cambiando mondo ha ottenuto lo stesso
un grande successo - nascosto alle luci dei riflettori -
portando sul piccolo schermo fiction come Elisa di
Rivombrosa, Don Gnocchi o Incantesimo . Alla base delle sue
scelte resta sempre il sogno, le emozioni. "La musica
però è sempre rimasta con me - ha detto -. Perché la musica è
la sola cosa che riesca a far viaggiare nel tempo, a riportare
in vita i ricordi, gli odori, le visioni di altri tempi. Il
potere che hanno le note è maggiore alle immagini,
superiore a tutto il resto".
Per questo De Angelis ha deciso di registrare a distanza di
tanti anni un album di cover, scegliendo "i brani che
mi hanno accompagnato durante tutta la mia vita. Quelli che mi
hanno fatto diventare l'uomo che sono adesso". I
proventi del disco andranno in beneficenza alla Fondazione Levi
Montalcini. "Tornare a cantare è stato meraviglioso.
Mentre registravo sono venuti a trovarmi anche mio fratello, Cesare De Natale, mio figlio Nicola...Ognuno ha fatto qualcosa,
ognuno ha voluto partecipare". La sua vita intera,
vecchi e nuovi amici, tutti insieme per ripercorrere antiche strade, diversi suoni, in un altro tempo. "E' stato commovente perché gli autori che ho scelto di interpretare li ho
conosciuti, alcuni li ho persi, altri non ci sono più ma
ognuno di loro è legato a qualche ricordo preciso. I
vecchi di Baglioni, per esempio, mi fa tornare in mente mio padre, le sue abitudini. Quando l'ho cantata mi sono commosso
davanti all'orchestra, nella registrazione si sente, ma l'ho
voluta lasciare così com'è venut a".
Gli arrangiamenti dell'album sono preziosi, eleganti, senza
barriere temporali. Tanto che lo stesso Baglioni se n'è
innamorato e ha utilizzato quelli ditre brani per il suo
ultimo CD, anche di cover anni Sessanta (guarda la
videointervista al cantautore:
www.kataweb.it/multimedia/media/469401 ). L'album
di De Angelis rimarrà certo più nascosto, un sogno nel
cassetto chiuso su un mondo che non permette quasi mai ai
sogni di uscire fuori. Ma lui sostiene che: "Bisogna
lottare per non perdere i princìpi che sono alla base di ogni
azione". E noi lo abbiamo incontrato perché quei
sogni ce li ricordiamo, ci hanno segnato, e ci crediamo ancora.
[Modificato da Charlie Spencer 13/11/2006 20.51]