Re: padrepedro.
Scritto da: padrepedro 23/05/2007 9.40
questo è il video/testimonianza della bbc contro il dilagare della pedofilia tra i preti cattolici e l'impunità della chiesa, mai mandato il tv in italia e ora al centro delle polemiche
Beh, non capisco perchè la chiesa tenga nascosto questi fatti, forse secondo me vuole evitare di "sputtanarsi" troppo e non essere più credibile.
Certo che certi avvenimenti non dovrebbero mai accadere, specie da parte dei preti, il filmato mi ha lasciato particolarmente scioccato, non posso credere che esistano delle persone religiose che facciano cose così brutali, come direbbe Bud: "Scioccante, inaudito, scioccante, inaudito".
Per rimanere in tema, vi voglio dare questa notizia e cioè che:
Mercoledì, 23 Maggio 2007
La Rai acquista il filmato Bbc sui preti pedofili
Ma il Cda rinvia la messa in onda. Mons. Betori: nessuna censura però vorremmo una presa di distanza dalle falsità che contiene
Roma
NOSTRA REDAZIONE
La condizione è che siano «ampiamente rappresentate» tutte le parti coinvolte e che le parti invitate a discutere siano «autorevolmente rappresentate». Fornite queste garanzie - che gli sono state richieste dal direttore generale, Claudio Cappon, Michele Santoro potrà mettere a segno, con il suo «Annozero», un bel colpo: il Cda Rai infatti, accogliendo la sua richiesta, ha dato il via libera all'acquisto del documentario della Bbc sui preti pedofili, «Sex crimes and Vatican» - che Silvio Berlusconi nega di avere mai voluto per Mediaset, e che nel frattempo naviga, cliccatissimo, su internet - nel quale si afferma, tra l'altro, che l'allora cardinale Ratzinger sarebbe colpevole di avare avallato una politica di segretezza. L'inchiesta, però, non dovrebbe andare in onda nella prossima puntata del programma, in quanto lo stesso Santoro avrebbe deciso di concedersi più tempo per meglio approfondire alcuni aspetti «deboli» del documento.
La Chiesa non reclama censure di alcun genere, chiarisce il segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Betori, ma raccomanda che, se si deciderà di trasmettere il video, si prendano le distanze da «tutte le falsità che sembra contenere». Due, in particolare, elenca Betori, le menzogne del documentario: si attribuisce il documento «Crimen sollicitationis», del 1962, al cardinale Ratzinger, quando invece in quell'anno l'attuale Papa era un semplice teologo, non si trovava a Roma ed era un semplice professore all'Università di Tubinga in Germania. Betori denuncia poi che si spaccia per «copertura» dei pedofili l'attribuzione delle decisioni su questi «crimini» a un tribunale più severo: decisione, questa sì, dal cardinale Ratzinger nel pieno dello scandalo che dei preti pedofili che ha travolse anni addietro la Chiesa americana.
Il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Landolfi (An), attacca Cappon e, parlando di una soluzione «pilatesca», accusa: «Non sono queste le finalità di un servizio pubblico radiotelevisivo, non è per questo che i cittadini pagano il canone. Evidentemente, ai piani alti di Viale Mazzini suscita più timore il conduttore di Annozero che il rispetto per il Papa». A chi gli chiede cosa pensi di questa vicenda, Fini (An), invece, si limita a rispondere, sprezzante: «Preferisco non parlare di un personaggio che non gode minimamente della mia stima». Larghi e compiaciuti consensi raccoglie intanto, nel centrodestra, l'invito alla prudenza che è venuto dal leader ds, Fassino, con il quale si dice d'accordo anche La Russa (An), che dice: «Sono anche io contrario a che Santoro operi senza equilibrio e senza prudenza, cosa che evidentemente, per Fassino, Santoro non sta facendo. Dico però che nessuno deve mettere la testa sotto la sabbia».
Intanto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, dice di non capire perché, «se la Bbc ha mandato in onda un documentario spazzatura, noi dobbiamo imitarla magari acquistandolo con i soldi della tv pubblica», ed esorta: «Parliamo dei preti pedofili dando lo spazio che questo fenomeno merita, cioè un millesimo rispetto alle virtù positive della Chiesa!».
Nella maggioranza, il capogruppo dell'Ulivo in Commissione di Vigilanza, Morri, replica furente alla presa di posizione di Landolfi affermando che forse bisognerà ricordargli che «è stato eletto alla carica di presidente della commissione di Vigilanza da parlamentari della Repubblica e non da un'assemblea di prelati o di guardie svizzere». Lusetti (Margherita) sottolinea intanto che «l'autonomia della Rai è sacra, ma - aggiunge - mi permetto di suggerire: attenzione alle bufale. La prudenza, quando si affrontano temi così delicati e soprattutto quando ci sono di mezzo i bambini, non è mai troppa».
C.G.
Fonte:
gazzettino.quinordest.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Main&Codice=3386885&Data=2007-5-23&...