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Nurburgring: enorme buco finanziario, impianto a rischio fallimento
22 km di curve, vari tracciati da cui vengono ricavate le piste per F1, Superbike e numerose altre discipline del mondo della velocità.
L'inferno verde, il Nurburgring, è una meta sacra per tutti gli appassionati, anche privati, che vogliano mettere alla prova il loro mezzo e le loro capacità pagando un semplice biglietto di ingresso. Fare il tempo al Nurburgring, può determinare il successo di un'auto sportiva sul mercato, tanto per quantificare l'importanza del tracciato.
Questi numeri non bastano, però, all'impianto tedesco. Servono subito almeno 13 milioni di euro per evitare il fallimento della società statale che lo gestisce e che ha miseramente mancato ogni tentativo di trasformarlo nella Disneyland dei motori allargando il suo bacino di utenza con eventi, pacchetti turistici e altre iniziative parallele ma non più strettamente agonistiche.
Il risultato è stato quello di scontentare i veri appassionati senza riuscire ad avvicinarne altri.
L'impianto ha un enorme rollercoaster (una specie di montagne russe) poco frequentato ed un gigantesco centro commerciale quasi sempre vuoto.

L'incapacità ormai manifesta di non riuscire non solo a saldare il debito di 330 milioni di euro contratto qualche anno addietro, ma addirittura i soli interessi, lo porta sulla rotta certa del fallimento.

Il pacchetto vale 126 milioni di euro secondo la società di consulenza Ernst&Young, ma i debiti totali sfiorerebbero i 413 milioni.

La possibilità che venga preso in mano da una società privata è concreta. Nel frattempo l'azienda continua a svolgere tutte le attività sportive ed agonistiche e sta tagliando il più possibile quelli che si configurano come veri e propri rami secchi, dal punto di vista del rendimento e dei costi.
Queste cose succedono persino in Germania.