Ritorno su questa discussione, ora che finalmente ho visto il film.
Non è male; da una parte è un polizziottesco violento ed efferato, dall'altra c'è una componente comica/volgarotta, grazie al ruolo der monnezza interpretato da Tomas Milian.
Vero protagonista resta cmq il poliziotto. Il film in realtà doveva intitolarsi "Carta bianca per un poliziotto", poi però il regista Lenzi ha voluto dar maggiore risalto a quella nuova figura del monnezza.
Mi è piaciuto il fatto che il poliziotto si sia alleato a un delinquente di mezza tacca (Er Monnezza per l'appunto) e ad una banda di rapinatori, in cui uno ha anche una somiglianza con Tarantino (sia fisica che caratteriale). Quest'ultimo attore che ho nominato tra l'altro compare anche in un altro film polizziottesco dell'epoca, ovverosia "Il cinico, l'infame e il violento", che ho acquisito da poco e devo ancora vedere (protagonisti Tomas Milian e John Saxon, attore esperto di arti marziali che ha lavorato con Bruce Lee in "I tre dell'operazione Drago").
Altro film molto bello è "Milano odia: la polizia non può sparare", sempre di Lenzi, con Tomas Milian nella parte del sadico rapitore ed Henry Silva (il cattivo in "Il trucido e uno sbirro") stavolta nell'insolita parte del poliziotto buono (che alla fine deve necessariamente trasformarsi in cattivo per poter porre fine all'ondata anomala di violenza).
Bye
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E ce la devi ricomprare nuova, GIUSTO?
GIUSTO CAPO!