Billy Joel: successo al Colosseo. Nel 2007 si pensa a Celentano

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Molleggiato 2
00mercoledì 2 agosto 2006 12:40



Andrea Spinelli Roma. Peccato che la logica dell’evento alla fine abbia prevaricato le esigenze dell’ascolto, togliendo all’esibizione di Billy Joel parte di quell’allure che avrebbe meritato. Nella magnificenza dei Fori Imperiali, dove il contenitore finisce necessariamente per divorare il contenuto, le cose vanno così. Era accaduto lo scorso anno con Elton John, nel 2004 con Simon & Garfunkel, l’anno prima con McCartney. A complicare la situazione, il «Telecomcerto», che continua a puntare esclusivamente su artisti «oldies but goldies», ci ha messo una stramba accoppiata pensata in extremis per richiamare pubblico: le canzoni di mister piano man, in fondo poco note in Italia, sono un colto spaccato di musica americana del Novecento lontane anni luce dal rock-pop da classifica di Bryan Adams (nella foto, i due sul palco). Risultato? Duecentomila spettatori circa contro i quattrocentomila delle passate edizioni. Tra i vip Raoul Bova, Baglioni, Virzì, la Mannoia, Silvio Orlando, Gabriele Muccino. Oltre, ovviamente, al presidente di Telecom Italia Marco Tronchetti Provera e al sindaco di Roma Walter Veltroni. Il compito di aprire la maratona tocca al canadese, che si scatena e conquista la platea riassumendo i suoi hit: «All for love», «Please forgive me», «Summer of '69», «I'm ready», «Run to you»... Poi è la volta di Billy: per il suo ultimo show europeo Joel evita la routine, lima canzoni, ne aggiunge altre. Una prova d’artista, meno coinvolgente e applaudita di quella del rocker-fotografo che trascina di più, ma in sintonia con i 110 milioni di album venduti, le 33 canzoni entrate nella top 40 americana e le 13 nella top 10, i sei Grammy vinti, i quattro dottorati onorari portati a casa, il posto nella Rock and Roll Hall of Fame, dove fu introdotto nel 1999 nientepopodimeno che da Ray Charles. All’inizio il pianoforte di Billy è silenzioso per problemi di impianto, poi tutto funziona e lui punta sulle accellerazioni di «We didn't start the fire» e il sentimento di «Just the way you are» e «This is the time» (proprio la sigla di «Sentieri»), riscoperte dopo un lungo periodo di oblio. Buona la band, ottimo il sax di Mark Rivera in «Scenes from an italian restaurant», una tarantella brockolina introduce «New York state of mind»: è «Zooma zooma baccalà» di Louis Prima. Alla fine arrivano i duetti: «You may be right» di Joel, «Cut like a knife» di Adams, provate in mattinata tra accenni a «Funiculì funiculà», ai Rolling Stones, Puccini, Bocelli e ai Beach Boys. E Joel chiude tutto con «Piano man». Per l’edizione 2007 già si pensa a Adriano Celentano. I giovani e la musica del terzo millennio per il «Telecomcerto» possono aspettare.



Ci riusciranno a portare il Molleggiato dal vivo dopo 12 anni dalla sua apparizione dal vivo?
charlie fierpo
00mercoledì 2 agosto 2006 15:15
Ragazzi, un concerto splendido quello di Bryan Adams e Billy Joel!!! [SM=x237096]
Antsam
00mercoledì 2 agosto 2006 17:12
Certo che tu non te ne perdi uno,eh charlie? [SM=x237107]
MaxFrames
00mercoledì 2 agosto 2006 17:20
Com'e' che salta sempre fuori Celentano in ogni discorso? [SM=g27835]
Molleggiato 2
00mercoledì 2 agosto 2006 18:37
Re:

Scritto da: MaxFrames 02/08/2006 17.20
Com'e' che salta sempre fuori Celentano in ogni discorso? [SM=g27835]



Secondo te max [SM=x237115]
charlie fierpo
00giovedì 3 agosto 2006 12:33
Re:

Scritto da: Antsam 02/08/2006 17.12
Certo che tu non te ne perdi uno,eh charlie? [SM=x237107]



eh eh...
Martedì sera invece ho visto Jackson Browne all'anfiteatro romano a Ostia Antica: un concerto meraviglioso in un ambiente altrettanto meraviglioso!
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