Pubblicazione: 09-08-1994, STAMPA, TORINO, pag.20.
Sezione: Spettacoli
Autore: CAPRARA FULVIA
I due attori tornano insieme, dopo nove anni, per il nuovo film di Natale Spencer-Hill: botte e videogame Li attende un Don Chisciotte comico "Nei cinema controlliamo le risate".
ROMA. Ritorna il genere western e ritorna anche la coppia Bud Spencer Terence Hill che di questo tipo di cinema ha offerto, a partire da "Lo chiamavano Trinita'" (del 1970), una singolare e applauditissima interpretazione. Dopo nove anni di lontananza dovuta unicamente a problemi di lavoro, i due sono tornati insieme per dare vita a "Botte di Natale", ennesima avventura dei fratelli Moses e Travis alle prese con banditi e criminali, pistole piu' veloci del West e taglie da montagne di dollari, affetti familiari e impossibilita' di goderseli tranquilli. Per la nuova puntata della saga e' previsto un lancio a tappeto, naturalmente a Natale, in contemporanea in tutta Europa. La regia ha la firma di Terence Hill, il soggetto e la sceneggiatura di suo figlio Jess, mentre Giuseppe Pedersoli, erede di Carlo Pedersoli cioe' di Bud Spencer, si e' occupato della produzione insieme con Matthias Wendlant per la Rialto Film. Il costo della pellicola, che dopo il debutto europeo sara' distribuita in Centro e Sud America, in Canada, nell'Oriente e poi quasi certamente negli Stati Uniti, si aggira intorno ai 15 miliardi. "I nostri personaggi sono gli stessi - spiega Hill -: Bud cerca la pace e io faccio di tutto per rovinargliela. Ormai siamo diventati un po' come due eroi di una favola avventurosa e ci sembra giusto mantenere questo rapporto di familiarita' con il pubblico. L'unica vera novita' di questo film sta nei tempi e nei ritmi molto piu' veloci rispetto ai vecchi lavori. Bisognava adeguarsi, soprattutto da un punto di vista tecnico, ai cambiamenti avvenuti in questi anni nel linguaggio cinematografico". Sul segreto del loro successo internazionale Bud Spencer e Terence Hill hanno da tempo smesso d'interrogarsi: da una parte attribuiscono il merito al Padreterno, dall'altra parlano di quel "feeling, di quella particolare combinazione chimica" che in modo del tutto casuale e imprevedibile s'instaura tra di loro appena si trovano davanti a una macchina da presa. L'unico dato certo e' che Bud Spencer e Terence Hill, a differenza di tanti comici italiani, sono riusciti a trovare la chiave giusta per far ridere il pubblico di tutto il mondo. " All'inizio della nostra carriera in coppia - raccontano - non avevamo la minima idea di quello che ci sarebbe capitato. Andavamo nelle sale cinematografiche di pomeriggio, quando le luci erano gia' spente, per osservare le reazioni del pubblico ai nostri film. Magari succedeva che le risate arrivassero non nei momenti che noi avevamo previsto, ma in altri. E' stato cosi' che, a poco a poco, abbiamo cercato di mettere da parte le gag troppo italiane per favorire invece il linguaggio gestuale, capace di arrivare in tutto il mondo". In Giappone come a Cuba (proprio in questi giorni a L'Avana i due sono in cartellone in quattro cinema con uno dei loro vecchi film e il successo e' grandissimo) le risse bonarie scatenate da Moses e Travis sono garanzia di risate: "Una scena di botte - spiegano Spencer e Hill - richiede moltissimo tempo: sia per la fase della preparazione, sia per quella della realizzazione davanti alla cinepresa. Le nostre risse sono un po' come delle coreografie: tutto e' previsto al millimetro, non a caso ormai siamo considerati fra i migliori in questo settore. Non di rado, comunque, capita di farsi male: magari viene usata per sbaglio una panca vera invece di una finta e allora sono dolori". Inutile dire che i due attori, nella realta', non hanno litigato nemmeno una volta: "Se dovesse succedere - scherza Bud Spencer - e' chiaro che, data la stazza, sarei io a " menare" di brutto". Nell'orizzonte di Bud Spencer e Terence Hill, dopo la rentree con "Botte di Natale", c'e' un progetto ambizioso che per il momento e' stato solo rimandato: la versione cinematografica, alla loro maniera, di un testo immortale come il " Don Chisciotte". Ma la sceneggiatura, in questo caso, richiede un grande impegno e il film non potra' essere pronto che per il '95. " Il nostro Don Chisciotte - dicono - sara' un viaggio comico nel tempo, quindi con personaggi in costume ma anche contemporanei. L'idea guida dovrebbe essere quella di uno sguardo sul mondo di oggi dato da una persona che viene da un'altra epoca". Intanto e' probabile che i due attori si trasformino nei minuscoli personaggi di un videogame: la proposta viene dalla Philips e le trattative sono gia' a buon punto.
Fulvia Caprara