Difficile parlarne. Con lui (e i suoi simili), il cinema italiano ha preso una spinta che l'ha portato a rovinarnsi e diventare ripetitivo oggigiorno.
Ha fatto dei film di livello basso, ma sempre con grandi guadagni (ovvero film di cassetta).
Certi, come "Grand Hotel Excelsior", "Grandi Magazzini" e "Il ragazzo di campagna", hanno avuto successo da quando sono usciti fino ad oggi. Altri, come "Attila flagello di Dio", che fu un pietoso fiasco durante l'uscita invece oggigiorno è compratissimo in dvd (prima o poi i soldi li fanno).
A livello assoluto, era un'autore di film commerciali mediocre come tanti ma che faceva fare grosse risate (ci vuole poco in Italia). Ma nel suo campo era un maestro (come lo sono io nell'aprire le bottiglie di coca-cola). E sempre nel genere di serie C, i suoi film sono capolavori (intendo serie C2, capolavori solamente lì).
Certe sue cose mi piacciono e ci sono affezionato (qualche battutina qua e là tanto perchè in fondo sono buono d'animo), altre le detesto. Sotto tutti gli aspetti preferisco qualche sua sceneggiatura a inizio carriera (ovviamente qui film dove l'attore principale non aveva più di 10 pagine di copione, e doveva affidarsi alla propria esperienza improvvisando e creando tutto sul momento [traduci= Totò]).
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Birdie num-num
"La vita, è uno stato mentale"
Dreyfus: Lei è sospeso per sei mesi, senza paga, immediatamente! Ha qualcosa da dire?
Clouseau: Può prestarmi cinquanta franchi?