00 11/06/2008 22:39
Re: Re:
La storia di joan lui


La produzione risultò molto costosa per il budget medio del cinema italiano di quel tempo (fra i 15 e i 20 miliardi di lire) soprattutto rispetto ad altri film indubbiamente meno "impegnativi" interpretati da Celentano, e richiese una lavorazione lunga otto mesi; il film, girato a Genova e nei dintorni, non ebbe grande successo di pubblico e venne anche considerato da diversi critici come una delle opere meno riuscite del cinema italiano.

Celentano aveva in cantiere di fare Joan Lui da molto tempo, ma i Cecchi Gori lo hanno sempre costretto a rimandare. Alla fine accettarono in cambio di due prestazioni da attore di Celentano: "Lui è peggio di me", girato prima di Joan Lui e "Il burbero", da fare dopo. Per finanziare il film entrarono a far parte della produzione anche Berlusconi e capitali tedeschi. Gli inconvenienti iniziarono prima ancora delle riprese. Le decine di ballerini e ballerine chiamati dall'America da Celentano alloggiano per settimane senza far nulla a Roma, e mangiano gran parte del budget della produzione.
Per abbreviare i tempi di montaggio i produttori tolsero di mano i rulli del premontato a Celentano e se ne appropriarono facendoli stampare in stabilimenti diversi. Il film venne distribuito all'ultimo istante grazie ad aeroplani ed elicotteri appositamente affittati. Il film aveva enormi difetti di montaggio, tra questi sbalzi di colore nella stampa, sgranature dell'immagine e tagli maldestri. Celentano chiese in tutti i modi di poter rimontare il film secondo quello che era il suo progetto originale. Joan Lui fu un totale fallimento al box office, e i produttori ritirarono quella copia per distribuirne un'altra versione, della durata di circa 130 minuti, all'insaputa dell'autore per sperare di poter recuperare l'enorme costo del film. A Roma rimase la copia integrale, a Milano venne distribuita quella ridotta. Celentano grazie ad un gruppo di fan scoprì il cambiamento di versione effettuato, chiese il sequestro immediato del film e fece causa chiedendo dieci miliardi di danni ai Cecchi Gori colpevoli di aver "rovinato l'opera d'arte e la reputazione", e rifiutandosi di girare "Il burbero" che per contratto doveva girare subito dopo. Il sequestro divenne esecutivo solo quando il film era stato già tolto dalle sale, dove il pubblico l'aveva disertato. In seguito Celentanto girò comunque "Il burbero" per via di un accordo con i Cecchi Gori.
L'accoglienza della critica, in particolar modo di quella dell'ambiente cattolico e politico dell'epoca, non fu positiva, ma non mancarono gli estimatori, fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui è possibile riscoprire l'opera con maggiore obiettività ed apprezzarne l'intento certamente meritorio. Il film di Celentano si presentava forse come un'opera troppo in anticipo sui tempi, ma i contenuti, rivisti al giorno d'oggi, appaiono più che mai validi. Fu spesso suggerito, anche a causa del contenuto musicale, un accostamento con altre opere di tema messianico come Jesus Christ Superstar e Tommy, mentre si sostenne che per quanto riguarda le ambientazioni ed alcune soluzioni sceniche, a più riprese potesse trasparire un'influenza di 1997: fuga da New York.