padrepedro, 14/10/2010 17.00:la più bella notizia è il salvataggio dei 33 minatori cileni. un grande miracolo, dell'uomo.
Questo è solo l’ennesimo, uno dei più gravi, incidenti avvenuti nelle miniere cilene, dovuti quasi sempre alla bramosia di guadagni sempre maggiori delle compagnie minerarie che portano alla insufficienza o mancanza delle necessarie misure di sicurezza, spesso nell’indifferenza o complicità degli organismi pubblici preposti ai relativi controlli. La tragedia poteva essere evitata. Il 9 luglio la Compagnia San Esteban, che gestisce la miniera San José, era stata multata per "gravi infrazioni alla sicurezza sul lavoro". Il documento di constatazione dell’infrazione è stato elaborato dopo un crollo che ha amputato una gamba a un minatore, il 3 luglio, e afferma che la compagnia non aveva effettuato i lavori di consolidamento del tetto, per impedire il suo crollo. L’impianto doveva essere chiuso ed invece ha continuato ad operare. Lo chiamano il fenomeno della “casa vuota”. Si sfrutta al massimo la miniera fino a erodere tutta la roccia, lasciando solo l’involucro della montagna che alla fine crolla. Esistono in Cile circa 4.000 piccole e medie miniere e l’organismo statale preposto al controllo delle misure di sicurezza, il Servizio Nazionale di Geologia e Miniere (Sernageomin), conta con pochissimi funzionari per i controlli. Ora il Direttore Nazionale, il Vicedirettore ed il Direttore Regionale si sono dimessi, ma questo aiuterà poco i minatori sepolti sotto terra. Il tragico episodio mette a nudo, ancora una volta, l’essenza del sistema capitalista: politiche aziendali tese solo a massimizzare i profitti, scarsissima considerazione per la sicurezza dei lavoratori, complicità della politica che chiude gli occhi anche di fronte a palesi violazioni della legge. L’indignazione per tutto questo non sarà mai sufficiente.
Bud Graziano87, 15/10/2010 10.32: Questo è solo l’ennesimo, uno dei più gravi, incidenti avvenuti nelle miniere cilene, dovuti quasi sempre alla bramosia di guadagni sempre maggiori delle compagnie minerarie che portano alla insufficienza o mancanza delle necessarie misure di sicurezza, spesso nell’indifferenza o complicità degli organismi pubblici preposti ai relativi controlli. La tragedia poteva essere evitata. Il 9 luglio la Compagnia San Esteban, che gestisce la miniera San José, era stata multata per "gravi infrazioni alla sicurezza sul lavoro". Il documento di constatazione dell’infrazione è stato elaborato dopo un crollo che ha amputato una gamba a un minatore, il 3 luglio, e afferma che la compagnia non aveva effettuato i lavori di consolidamento del tetto, per impedire il suo crollo. L’impianto doveva essere chiuso ed invece ha continuato ad operare. Lo chiamano il fenomeno della “casa vuota”. Si sfrutta al massimo la miniera fino a erodere tutta la roccia, lasciando solo l’involucro della montagna che alla fine crolla. Esistono in Cile circa 4.000 piccole e medie miniere e l’organismo statale preposto al controllo delle misure di sicurezza, il Servizio Nazionale di Geologia e Miniere (Sernageomin), conta con pochissimi funzionari per i controlli. Ora il Direttore Nazionale, il Vicedirettore ed il Direttore Regionale si sono dimessi, ma questo aiuterà poco i minatori sepolti sotto terra. Il tragico episodio mette a nudo, ancora una volta, l’essenza del sistema capitalista: politiche aziendali tese solo a massimizzare i profitti, scarsissima considerazione per la sicurezza dei lavoratori, complicità della politica che chiude gli occhi anche di fronte a palesi violazioni della legge. L’indignazione per tutto questo non sarà mai sufficiente. www.unmondonuovo.it/news/index.php?option=com_content&view=article&id=413:in-cile-33-minatori-sepolti-a-700-metri-sotto-terra-lennesima-tragedia-del-sistema-capitalista&catid=66:notizie-che-non-trovi-altrove&I... L'uomo di per se è solo riuscito a rimediare a un danno del quale era stato responsabile lui stesso... dunque la tragedia poteva essere evitata dall'uomo.
aledolph, 18/11/2010 16.28:lavoratori in generale che muoiono facendo il loro lavoro.