00 20/01/2011 13:56
Per i Maya, gli scritti Maya erano ispirati dagli dei Maya.
Per gli ebrei e i cristiani, la Bibbia e' ispirata da Jeovah/Dio.
Nessuno ha portato prove scientifiche dell'esistenza degli uni o dell'altro. Quindi, crederci o meno è questione di fede. Se qualcuno oggi professasse fede nel pantheon Maya, non avrei nulla da ridirgli più di quanto non abbia nei confronti di qualcuno che professa fede cristiana. Entrambi credono in cose non dimostrabili scientificamente, e mi sta bene fintanto che non si mette in mezzo la scienza.
Le catastrofi naturali hanno origine naturale, Dio non c'entra: Dio ha creato l'Universo e l'Universo funziona autonomamente secondo le sue regole, ergo Dio non è responsabile se un'alluvione uccide migliaia di esseri viventi. Questo, se non erro, è il punto di vista del credente, dico giusto?
Bene, allora cosa rende il diluvio universale (presente nella mitologia di varie culture, tra l'altro) differente dall'alluvione in Australia di quest'anno?
La differenza è che le Sacre Scritture dicono che quella volta lì, e solo quella volta, era volontà di Dio?
E' un ipse dixit. Nessuno scienziato (nel senso lato, quindi anche di persona che applica il metodo scientifico) lo prenderà mai per buono.
Personalmente, preferisco non affermare nulla di cui non possa essere in grado di dare dimostrazione. Apprezzo le persone di fede che dicono che "sentono" che una verità indimostrabile è vera, e scelgono di crederci. Non capisco e mai capirò quelli invece che affermano graniticamente che è vera "perché è vera", senza cioè "soggettivare" la convinzione.