Recensione La collina degli stivali
LA COLLINA DEGLI STIVALI
di Mauro Conciatori
pubblicato su Homevideo / DVD Dom, 23/04/2006 - 00:03
di Giuseppe Colizzi
Cast: Terence Hill, Bud Spencer, Woody Strode, Edward Cannelli, Victor Buono, Lionel Stander
Nazionalità e anno: Italia, 1969
Distribuzione: 01 distribution - rarovideo
Edizione: italiano
Sottotitoli:
Audio: mono
Schermo: letterbox 4/3 1.33:1
Durata: 99’
Extra: Fotogallery; Locandina originale.
Note: Discreto prodotto da un punto di vista tecnico: colori spenti e polverosi, immagine abbastanza sgranata (ma nel complesso priva di sporcatore e graffi), audio basso ma comunque chiaro e limpido. Gli extra sono scarsini e non di grande interesse ma per un film come questo va bene così.
Regione: 2
Sito ufficiale:
www.01distribution.it
Sito ufficiale:
www.rarovideo.it
Qualità artistica: Ottima
Qualità immagine: Discreta
Qualità audio: Discreta
Qualità extra: Sufficienti
LA COLLINA DEGLI STIVALI
Giudizio (max 5):
3 e mezzo
Un circo mentre si sta spostando da una città alla altra, in direzione di Libertyville, scopre di avere in un carro un uomo ferito, un pistolero. A scoprirlo è Thomas (Stroode), ex pistolero ed ora artista da circo. Durante il tragitto vengono fermati da tre uomini che cercano il ferito. Thomas li uccide tutti e tre con grande disappunto del capocirco, “Mami”.
Arrivati a Libertyville, il ferito chiede al capogruppo di avere un cavallo per andarsene e non procurargli altri problemi. Ma durante lo spettacolo, i complici dei banditi di prima uccidono Joe, uno dei trapezisti amico di Thomas, sparando sulla corda che lo tiene in aria… È così che Thomas raggiunge il pistolero per vendicare il suo amico. I due vanno alla ricerca di altri amici del pistolero. È così che si forma un gruppo con Ach (Bestione), il suo aiutante Baby Doll, un ragazzo sordomuto. Una volta formato il gruppo ritornano da Mami, che ormai ha perso il circo dopo la quella notte disgraziata. Ma Thomas e gli altri rimettono in piedi il circo come copertura per andare nel paese dei giacimenti auriferi ed aiutare l’amico del pistolero, Sharp, a liberarsi dal “gioco” di Finch che è il tirapiedi del sig. Fischer, un losco individuo che si vuole impadronire di tutte le concessioni aurifere della zona. È così che mettono in piedi uno spettacolo per far tornare il coraggio ai cercatori d’oro. In una vera e propria battaglia finale il pistolero e i suoi amici liberanno il paese dalla banda di malviventi…
Spaghetti western che tra il semiserio e il grottesco racconta una trance di vita della frontiera in modo secco ed asciutto, con stile inusuale e con la grande trovata del circo come elemento portante della struttura narrativa, d’altronde il mondo è pieno di pagliacci, come il signor Fischer e i suoi sgherri, e di bravi uomini che non sanno reagire alle “pagliacciate violente” dei suddetti. Colizzi mette in piedi un gran “baraccone” che con una sapiente ed accorta e raffinata regia crea uno dei migliori “spaghetti” mai realizzati, un film che può competere ad armi pari con quelli di Leone, un piccolo grande capolavoro del genere che non si basa solo su scazzottate e sparatorie ma anche su elementi psicologici molto arguti. Il tutto “condito” da un ottima fotografia e da una buona partecipazione degli attori con Bud Spencer ancora in forma e Terence Hill nei panni a lui più congeniali e non quelli che ultimamente vesti nei panni di Don Matteo. Un “manifesto” dello spaghetti western italiano che tanti ci hanno invidiato e imitato…
[Modificato da Molleggiato 2 23/04/2006 9.05]