2012.

Sentite... magari ho un po le idee confuse e molto probabilmente qualcuno di voi non manderà giù ciò che penso, ma più vado avanti e più mi convinco che l'uomo si distruggerà per mano sua!
Fin da piccolo sono sempre stato cresciuto con l'ideale cristiano, tant'è che che mi sembra naturale la presenza di un dio onnipotente che abbia creato la vita... mano a mano che cresco però il mio pensiero si distacca sempre di più da ciò che dice la chiesa, su alcune cose sono d'accordo, su altre no. Insomma mi sto elaborando una concezione tutta mia... probabilmente sbaglio, ma sono solo un essere umano e quindi è normale!

Io credo che la natura sia una specie di giudice, un ente che abbia il compito di mantenere un determinato equilibrio nell'universo. Quest'equilibrio è basato sulla vita,cioè quella cosa che appartiene a tutto ciò che esiste e sull'"energia" che ogni azione sprigiona. Se osservate bene il comportamento degli animali o delle piante potete rendervi conto che questi agiscono come se dovessero portare a termine determinati compiti. Questi compiti non sono altro che processi atti ad equilibrare l'universo, ogni azione può sprigionare energia positiva o negativa. Queste energie devono essere di uguale numero, quindi ad una azione negativa dovrà corrisponderne una positiva e viceversa. Questo significa che se io traggo vantaggio da qualcosa dovrò dare in cambio qualcos'altro affinchè l'equilibrio si stabilizzi.
Al giorno d'oggi ciò che prendiamo dalla terra, non viene restituito totalmente,quindi si è creata una situazione in cui noi sfruttiamo le risorse del pianeta senza dargli niente in cambio. La natura per ristabilire l'equilibrio si riprende ciò che abbiamo preso, sottoforma di vite!


Si ora l'ho scritto un po alla svelta... il discorso è molto complicato e probabilmente il principio non si è capito bene, d'altronde la cosa è abbastanza complessa anche per me. In definitiva io penso che l'uomo debba ritrovare quel compito che la natura gli aveva assegnato se vuole esistere ancora a lungo.