Il 2-3 Gennaio su Raiuno L'uomo che sognava con le aquile!!!!

Ora la data si sa: Il 2 e 3 gennaio su raiuno il nuovo film di Terence: L'uomo che sognava con le aquile!!!!!

Si ho visto la pubblicità!
Sapete che mi sembra? Che Terence sia tornato indietro di 15 anni come aspetto esteriore,lo vedo più giovane che in don Matteo!

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Scritto da: Molleggiato 2 19/12/2005 14.16
Ora la data si sa: Il 2 e 3 gennaio su raiuno il nuovo film di Terence: L'uomo che sognava con le aquile!!!!!

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Non ho visto la pubblicità, ma non vedo l'ora di vedermi la fiction col grande Terence.
Grazie per la segnalazione!

[Modificato da Charlie Spencer 19/12/2005 15.05]

Adesso mi organizzerò bene per non perdere nemmeno un fotogramma!

Un film sicuramente da non perdere con un grande Terence!!

La curiosità è tanta, sembra un gran bel film, anche in questo caso... VCR pronto

Perfetto il 2/3 gennaio il video sarà pronto

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Scritto da: Antsam 19/12/2005 14.21
Si ho visto la pubblicità!
Sapete che mi sembra? Che Terence sia tornato indietro di 15 anni come aspetto esteriore,lo vedo più giovane che in don Matteo!

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Si si Anto sembra anche a me, forse è per l'abbronzatura del personaggio che fa risaltare tantissimo gli occhi azzurri di terence come in Trinità mentre in Don Matteo era più palliduccio...comunque anche a me dalla foto ha dato la stessa impressione!!! Pronti a gustarcelo!

Benissimo, pronti col videoregistratore!

Forse ho visto male nella pubblicità su raiuno del suo nuovo film.. ma mi sembra che Terence abbia più capelli del normale...
che indossi un parucchino?? :-)

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Scritto da: charlie fierpo 21/12/2005 10.05
Benissimo, pronti col videoregistratore!

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Non fantastichiamo! :

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Scritto da: paolo 22/12/2005 9.58
Forse ho visto male nella pubblicità su raiuno del suo nuovo film.. ma mi sembra che Terence abbia più capelli del normale...
che indossi un parucchino?? :-)

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Lo escludo,fabio,Terence ha sempre avuto tanti capelli,forse in questa fiction sembrano un po' più scuri e questo potrebbe dare l'impressione che non siano capelli suoi,ma io non lo credo

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Scritto da: Antsam 22/12/2005 14.35

Lo escludo,fabio

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Vice-capo, guarda che si chiama paolo.

Può portare anche una parrucca. Ma rimane sempre il fatto che i capelli abbiamo visto che ne ha anche tanti.

Nn ho visto ancora il trailer, ma grazie x la notizia!

INSISTO.. ho rivisto il trailer e secondo me ha proprio il parrucchino! :-) magari l'ha fatto per dare un'immagine diversa rispetto a don matteo...
Vedremo quando va in onda se avevo ragione...

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Scritto da: hermeppo88 22/12/2005 20.24
Nn ho visto ancora il trailer, ma grazie x la notizia!

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Scritto da: paolo 23/12/2005 10.23
INSISTO.. ho rivisto il trailer e secondo me ha proprio il parrucchino! :-) magari l'ha fatto per dare un'immagine diversa rispetto a don matteo...
Vedremo quando va in onda se avevo ragione...

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Mica perderà i capelli nel film....

Intanto c'è un piccolo articolo su sorrisi e Canzoni, che parla di questo film a puntae, e dice che nella prossima settimana ci daranno varie notizie interassanti!

Ciao ragazzi, avete visto oggi l'intervista di Terence al tg2 costume e società che parlava della sua fiction.
A parlato inoltre, che lui è nato a Venezia da padre umbro e madre tedesca e che vive in un paesino del Massachussets di 2000 abitanti, è un amante della natura e che ogni tanto si sente con Bud.
Il suo prossimo film insieme a Bud sarà il Don Chisciotte e che l'unico problema è trovare una storia adatta al personaggio, perchè la coppia a sempre fatto film in cui alla fine vincono sempre e il Don Chisciotte è un perdente.
Questo è quello che ha detto, oltre ad aver parlato dei suoi film passati.

[Modificato da Charlie Spencer 28/12/2005 13.58]

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Scritto da: Joe Thanks 22/12/2005 15.03

Vice-capo, guarda che si chiama paolo.

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Ah,scusate,è stato un refuso...
"S'accorgono di tutto..."

Grazie delle informazioni Charlie Spencer!

Ho visto anch'io cmq la pubblicità ieri sera... mi sa che costringerò la mia raga a guardarlo con me!

Stasera non dimenticate la fiction, secondo me, merita di essere vista perchè penso che sia anche un po' istruttiva, insegna per esempio, l'amore per la famiglia, come si fa il formaggio mantenendo le tradizioni locali e di un tempo.
E poi ci sarà anche una piccola storia d'amore che ha per protagonista terence Hill, come non l'abbiamo mai visto.
Non perdetelo!

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Scritto da: Charlie Spencer 02/01/2006 14.02
...secondo me, merita di essere vista perchè penso che sia anche un po' istruttiva, insegna per esempio, l'amore per la famiglia, come si fa il formaggio mantenendo le tradizioni locali e di un tempo.

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Guarda che è un film, Charlie, mica un documentario agropastorale

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Scritto da: Pennalino 02/01/2006 20.48

Guarda che è un film, Charlie, mica un documentario agropastorale

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La notizia l'ho riportata dal servizio del tg1 di oggi.

Ho visto il film e devo dire che mi ha impressionato positivamente, molto meglio di "Padre Speranza" (senza offesa per il nostro Bud).
Il soggetto, con un contadino che si oppone al "progresso" in nome della "tradizione" è vecchio come il mondo, ma gli sceneggiatori sono riusciti a trarne una trama sufficientemente seria e impegnata; inoltre la mancanza di personaggi caricaturali (le varie macchiette di "Don Matteo") conferisce a tutta la vicenda un tono decisamente più solenne. Per quanto riguarda la trama però preferisco aspettare la puntata di domani prima di prounciarmi definitvamente.
Insomma, non vedo l'ora di registrare la seconda parte per conservare la cassetta come un raro reperto!

[Modificato da Joe Thanks 03/01/2006 2.41]

Me lo sono perso a causa prove...

Vista la prima parte, i commenti li faccio dopo la seconda puntata.

Comunque non si tratta di un parrucchino, semplicemente i capelli del nostro Terence sono leggermente più lunghi e pertanto pettinati in modo leggermente diverso (sembrano leggermente cotonati e più voluminosi).

A domani per la critica....

La 1 puntata della fiction L'uomo che sognava con le aquile ha realizzato il seguente ascolto aggiundicandosi ampiamente la 1 serata:

8.476.000 telespettatori con uno share pari al 32.74%

Intanto in Tv alterna per fiction il ruolo del prete a quello del contadino
di MARIDA CATERINI GLI ANNI Ottanta lo hanno consacrato al successo cinematografico in coppia con Bud Spencer. Oggi Terence Hill, al secolo Mario Girotti, il più famoso cow boy italiano, ha riconquistato il gradimento del pubblico tv indossando l’abito talare con il personaggio di «Don Matteo», nell’omonimo serial il cui quinto sequel arriverà su Raiuno il prossimo 26 gennaio. Nel frattempo, Hill che del Massachusset, negli Usa, dove ha trascorso circa trent’anni svela di aver nostalgia solo delle montagne e della bellezza della natura, si prende una «vacanza artistica» e si cala nel ruolo di un contadino calabrese nella fiction «L’uomo che sognava con le aquile», diretta da Vittorio Sindoni. La messa in onda è su Raiuno questa sera e domani sera. È l’occasione per ripercorrere, gli ultimi 20 anni della nostra storia che Hill evoca con attenzione ai mutamenti della società e dei costumi. La coppia Spencer-Hill è stata l’antesignana del binomio cinematografico Boldi-De Sica. Quali sono le analogie e le differenze tra le due unioni artistiche? «La separazione della nostra coppia è stata conseguenza della mutazione della società passata dalla gioiosa e ottimistica ingenuità degli anni ’70 ed ’80 all’attuale imperante cinismo del potere economico a cui la società internazionale è oramai prona. Noi eravamo l’emblema di una spensieratezza e di una fiducia nel saper coltivare l’io infantile, il fanciullino di pascoliana memoria che risiede in ogni essere umano, completamente fagocitate oggi dal materialismo e dalla omologazione in nome del benessere collettivo. La nostalgia per quei valori soffocati, ma non spenti, rappresenta la motivazione per cui ancora oggi le nostre pellicole continuano ad avere successo. La coppia Boldi-De Sica che pure ha all’attivo 23 pellicole, rispetto alle 14 girate da me e Bud Spencer, si separa per motivi più legati a fatti personali. Insieme però abbiamo rappresentato nella storia del cinema, importanti, anche se differenti, cicli di comicità». Vuole dire che è cambiata, in un ventennio, anche la maniera di fare comicità? «La nostra comicità affondava le radici nella tradizione, familiare un po’ anche ingenua ma sempre buona, di Stanlio ed Ollio e prescindeva da qualsiasi forma di cinismo prerogativa oggi essenziale per la maggior parte dei comici». Vuol dire che la bontà è definitivamente tramontata anche nella maniera di far ridere? «Sembra sia diventato quasi imbarazzante pronunciare la parola "bontà" identificata con il facile buonismo al punto che la si sostituisce con inefficaci sinonimi quali migliorare la propria personalità». Eppure Don Matteo è un buono. In quale modo il personaggio del sacerdote ha inciso sul suo rapporto con la fede? «Ho sempre avuto con la fede e il soprannaturale un rapporto di grande serenità e di gioia. Vado a messa tutte le domeniche e se non posso, ci vado il lunedì mattina alle 7, in una dimensione più intimistica. Professionalmente, invece, Don Matteo mi ha consentito di mettere alla prova tutte le sfaccettature della recitazione, compresa l’avventura che ha caratterizzato i miei personaggi del passato». Esiste la possibilità di un ricongiungimento professionale con Bud Spencer? «Il mio amico e collega sta cercando una storia adatta alla nostre corde professionali, per il cinema o per la Tv». Crede, dunque, che esista una differenza nel raccontare storie per il piccolo o per il grande schermo? «La potenza mediatica della Tv è enormemente superiore. Una pellicola al cinema è di grande successo se è stata vista da 3-4 milioni di spettatori, cifre quasi irrilevanti se riferite a una fiction che ne conquista, se gradita, anche 7-8 milioni. In questo senso il messaggio di una storia è più facilmente veicolato. Personalmente non demonizzo la Tv, anzi, la seguo con attenzione e la utilizzo come mezzo di informazione». La fiction affronta anche lo scottante problema della difesa dell’ambiente? «È il punto cardine della storia che vuole trasmettere un fondamentale messaggio: non cancellare le impronte del passato: servono per migliorare la qualità della vita».

lunedì 2 gennaio 2006

Non so se siete d'accordo con me, ma ho trovato molto divertente la prima parte della miniserie "L'uomo che sognava con le aquile" andata in onda lunedì 2 gennaio 2006 in prima visione tv su Rai Uno. A mio parere Terence Hill è perfetto nel ruolo del pastore Rocco Ventura che si batte per continuare a produrre il suo formaggio. Grande Terence nelle scene a cavallo, mi ricordano i tempi di Trinità, commovente quando spiega al bambino il segreto della libertà. Brava anche l'attrice Michelle Bonev , se non erro al suo primo ruolo da co-protagonista.
Mi auguro che "L'uomo che sognava con le aquile" dia a Terence Hill l'opportunità di interpretare nuovi personaggi che si distacchino dal solito Don Matteo .