Anche a me i suoi libri mi mettono in pace con il mondo, e apprezzo molto anche nelle sue interviste e per i pensieri che espone. Sono andato ad ascoltarlo parecchie volte, e l'ho sempre apprezzato. Una volta l'ho visto dal vivo a Erto, era un freddo becco ed era come sempre in canotta, alcuni giovani tentavano di imitarlo, ma stavano tremando come foglie!
Nell'onda causata dal monte Toc, i paesi di Erto e Casso non sono stati travolti, difatti ci sono ancora, i 200 e passa morti del comune abitavano nelle frazioni di Spesse, S. Martino e altre, di questi paesi sono rimaste solo le pavimentazioni in pietra del piano terra delle varie case.
MI fa sorridere la motivazione che pubblica i suoi libri con la Mondadori, perchè è l'unica casa editrice a pubblicarlo, chissà quante ce ne sarebbero disposte ad avere i suoi libri....
Ho mandato une-mail di spiegazioni al tipo e mi ha risposto quello che vi trascrivo sotto, si nota un forte odio nei confronti di Corona, forse è dato da un'invidia “paesana”
Riporto quello che ha scritto, ogni tanto gli scappa una parola non proprio fine....
Di Erto, a Corona, no glie ne può fregar di meno.
Ma da quando gli hanno "cucito addosso" il mito (Maurizio Bait de "Il
Gazzettino, suo compagno di collegio ai tempi, e ubriacone come Lui) ha
intravisto la possibilità di vivere senza lavorare (come è il suo torvo
carattere) e un certo Magris Claudio, "abbagliato" dalla (finta) leggenda
del Sopravvissuto, del "Tarzan Ertano della Jungla (di abeti)" gli regalò
l'introduzione del primo libro (di racconti rubati nelle osterie) che
diventò il "libro di lancio" (il volo della martora, ed. Vivalda Torino).
E con quel "grimaldello" datogli da Magris (in buona fede) il No$tro
Lazzarone
cominciò a frequentare il mondo dorato delle Contesse Marzotto, e da lì
(salotti
"chic") etc etc finì (Lui che odia la "mondanità") dalla Bignarda e da
Mondadori.
Tutto il re$to è FARSA.
Una maestra di Cimolais, regolarmente pagata, Trascrive gli sghiribizzi di
Corona, aggiunge e corregge i congiuntivi e i tempi, e poi "passa" il
manoscritto (di lei maestra) all'Editor di Mondadori, che lo ritocca
ulteriormente (tutte manovre descritte dal No$tro in mia presenza, e di
altre 120 persone, 2009, Belluno) e voilà.
Tutti i "libri ertani" (fino a "Aspro e dolce") sono storie rubate o
riciclate altrui.
Da Aspro etc.. disse di non voler + usare/bestemmiare la parola "Vajont"
in un
libro. Comodo a dirsi, visto che a quel punto aveva letto le MIE pagine,
etc etc.
In "Aspro" si nota che spezza il filo "ecoLogista Ertano" e tenta di
inventare
qualcosa. Quello (per mia verifica) fu l'ultimo suo (per modo di dire)
libro che
lessi da capo a fondo.
Poi - da allora - mi rifiuto di anche solo "toccare" i $uoi rifiuti (carta
co$to$amente riciclata). Punto.
Da qualche anno, il Lazzarone $enza alcun talento (parla, parla sinché non
trova
qualco$a da dire) scribacchia trame oniriche in cui confluiscono antiche
storie di Tex (Willer, altro che "Borges"), e puttanate varie, spunti
delle letture/film visti dai figli, antichi proverbi di Toro Seduto, e
tutto quello che colpisce la $ua $car$i$$ima e malata fanta$ia.
"La fine del mondo storto" - ad e$empio - è tratta da Toro Seduto: "Quando
l'uomo bianco avrà ucciso l'ultimo bisonte, tagliato l'ultimo albero e
reciso l'ultimo filo d'erba, si accorgerà che non potrà mangiare quell'oro
a cui tanto tiene"; ma anche dal film (uscito proprio in quei mesi) "The
road", et altri film/racconti (altrui, come $empre) sul tema "fine del
mondo".
L'italiano che sfoggia nelle peno$e compar$ate in TV, lo ripassa la sera
prima. Ma se appena lo fai deragliare dal "$uo canovaccio" e gli poni
qualche domanda nomade, oppure se cerchi di fargli raccontare il perché e
il percome un suo "per$onaggio" fa una determinata azione/situazione, ti
accorgerai che non è in grado di spiegare *decentemente* i passaggi (di
quello che teoricaMente ha $critto Lui) e se solo ci fai ATTENTO caso, la
prosa/taglio/tempistica dei (pre$unti) $uoi racconti .... non somiglia
nemmeno lontanaMente a quello che gli $enti
dire/sbottare/gorgogliare/bofonchiare.
Ma prima che la gente noti questo, Lui la butta in vacca, sfodera una
battuta, e
tutti giù a ridere come ebeti.
Ma se appena lo contraddici, o lo prendi in contropiede, magicamente può
apparire il tristo individuo che giace na$co$to sotto la povera (di
neuroni) bandana.
Ah, la prossima volta che lo vedi dal vivo, ricordati di SALUTARMELO, e di
chiedergli dov'era il 9 ottobre '63.
E "quanti abitanti aveva Erto, nel 1963". (Risposta esatta: 1895). Non
"eravamo
3.000, e oggi 300".
E quando lo saluti, unbelli$$imo "vafffanculo" basta & avanza.
Capirà.
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K1: "I signori Steinberg e Mason suppongo"
Bud: "La supposta è giusta"