Re:
Scritto da: MaxFrames 06/04/2006 9.09
Ok, bene, ma siamo off topic da parecchi post ormai... sotto con altri racconti di scuola.
Ora vi racconterò di quanto il Preside rischiò di essere linciato (da una folla inferocita di alunni e genitori).
In pratica, c'era in programma la gita delle quinte liceo (due classi) e i genitori avevano già pagato la mostruosa cifra di 259 (duecentocinquantanove!) Euri per mandare i figli in Austria e Ungheria: cinque lunghi giorni.
Un "bel" sabato mattina, il suddetto Preside convoca un'assemblea a cui partecipano tutti: alunni, genitori e docenti scelti per accompagnare le classi. Il pelato esordisce dicendo che gli è capitata una circolare del Ministero nella quale si invita alla prudenza nello scegliere la destinazione delle gite scolastiche a causa della guerra (questo accadeva tre anni fa) e si fa rimando a un sito apposito che elenca il grado di rischio per i vari paesi. La cosa sconcertante era che parlava di questa cosa come se fosse avvenuta per caso: è così strano che un Preside legga la corrispondenza che gli arriva in ufficio? Beh, comunque proseguiamo.
Andò avanti dicendo che aveva controllato il sito, che per Austria e Ungheria non era segnalata nessuna situazione pericolosa, ma ci disse che con suo grande rammarico la gita sarebbe stata annullata. Quando qualcuno chiese "E i soldi che abbiamo versato alla scuola...?" la risposta fu di rivolgersi al Ministero per saperne di più.
A questo punto l'aula divenne una specie di bolgia: genitori che sbraitavano, alunni che minacciavano e quel bischero del Preside che faceva l'indifferente come sa la cosa fosse una tragica fatalità, non dipendente da lui. In breve l'assemblea divenne una sorta di arena. Un genitore si alzava, diceva che suo figlio sarebbe andato in gita comunque a meno che il denaro non fosse restituito e concludeva lanciando una frecciatina al Preside tipo "Tanto in Tribunale ci finirà lei, mica il Ministero!"; ovviamente ognuno di questi discorsi si concludeva con applausi e pugni pestati sui banchi, mentre le risposte della controparte venivano fischiate (nel migliore dei casi).
A questo punto fece il suo ingresso il nostro Rappresentenate di classe, che all'inizio dell'assemblea aveva pensato bene di fare un salto in cortile col Rappresentante dell'altra classe per fumare (immaginate cosa...); questo ragazzo rientrò, prese lo zaino e uscendo si voltò verso i docenti con una faccia da ebete. Li guardò e disse "Ma io me ne vado anche tanto qua stiamo solo perdendo tempo! Il fatto è che voi non ci volete far fare la gita e volete tenervi i soldi! Ma a me non inmporta un accidente! Io so solo che partiremo! Punto e basta!"; detto questo si voltò e uscì sbattendo la porta, salutato da un coro degno della Curva Fiesole!
La cosa andò avanti per ancora un po' di tempo, poi un genitore meno scalmanato degli altri tirò fuori qualche termine giuridico (che ora mi sfugge) e finalmente il Preside fece marcia indietro: uscì dall'aula per "consultarsi con i colleghi del personale docente" e quando rientrò disse che avevano deliberato di consentire la gita nei tempi e nei modi prestabiliti (in pratica calava la brache).
Allora tutti noi uscimmo dalla classe commentando ad alta voce l'accaduto mentre gli passavamo davanti sghignazzando senza ritegno.
E, se vogliamo dirla tutta, anche i Professori che ci avrebbero accompagnato parevano tutt'altro che delusi all'idea di cinque giorni di vacanza, alla faccia del loro capo!
[Modificato da Joe Thanks 07/04/2006 0.32]