Re: A MAX
>>Per quanto riguarda i preti il conforto dell'amore non potrebbe che avvenire all'interno di una famiglia, se no cadrebbero gli altri principi legati alla morale sessuale
Sono proprio quei princìpi quelli che io, personalmente, non condivido.
>>Attualmente, secondo il codice di diritto canonico, lo scopo del matrimonio non è più solo la procreazione (come in precedenza), ma prima di tutto il bene della coppia e poi la procreazione.
Non credevo che fosse una problematica di diritto canonico, ma bensi' di dottrina. Forse pero' mi sbaglio.
>>In questo "bene" i rapporti sessuali all'interno della coppia stessa (sposata) sono perfettamente "leciti" e considerati determinanti nel creare appunto il bene della coppia.
Beh, questo mi fa piacere. Ma secondo la mia opinione, l'amore e il sesso se tendono al bene della coppia sono perfettamente naturali e non dovrebbero essere considerati dei peccati se compiuti da persone non sposate. Per lo stesso motivo, anche i sacerdoti dovrebbero poterlo fare, anche senza sposarsi.
Insomma, e' il nesso fede/sesso quello che mi sfugge; nel Vangelo non mi pare che se ne parli; giustamente l'insegnamento di Gesu' si soffermava su questioni piu' importanti. Il resto sono stratificazioni successive sugli insegnamenti di Cristo, che se ci si limita al Vangelo sono tutto sommato pochi, essenziali e chiari. Cristo fu rivoluzionario in quanto riassunse in pochissimi punti i precetti innumerevoli e precisissimi dell'Antico Testamento.
Per me parte delle "stratificazioni" successive del Cattolicesimo andrebbero riviste; non credo infatti assolutamente nel dogma dell'infallibilita' "ex cathedra" del Pontefice.
Il profilattico poi potrebbe alleviare molte situazioni d'emergenza nel "terzomondo".